lunedì 5 maggio 2008

Harvard by night

- Su, su Ics... Domani devi lavorare...
- Hic, no ma ti dicevo... questa per poco stavo a sposarla quando due minuti prima che potessi farle la proposta mi dice che ha una cotta per il mio migliore amico...
- Eh, succede... dai... dormi...
- Non ho sonno... Hic... potrò andare avanti fino a doma.. Zzzz...
Il russare di Ics fece sospirare Montgomery. Finalmente il bidello si era addormentato... era a questo che mirava quando l'aveva portato in quel pub e gli aveva offerto da bere. E finalmente poteva agire. Con una rapida occhiata al sudicio monolocale trovò le chiavi di Harvard, le mise in tasca ed uscì. Telefonò a Foscari - il suo affittuario/compagno d'avventura - e si diedero appuntameno dopo mezz'ora davanti il cancello della prestigiosa università.

La decappottabile frenò non molto distante dal parcheggio dell'università. Una figura vi si avvicinò.
- Finalmente - disse Foscari.
- Chi va piano va sano e va lontano - rispose Montgomery, saltando giù dalla decappottabile sul grigio asfalto. - Allora, dovremmo entrare... i custodi sono pochi e fanno giri larghi, sarà facile superarli.
- Non mi fido, meglio che entri utilizzando i miei poteri.
Montgomery riflettè. Come lui poteva piegare il tempo al suo volere (seppur in maniera limitata - ancora limitata -) Foscari aveva lo stesso talento per lo spazio. Avrebbe collegato il luogo di destinazione e quello di partenza per creare un passaggio. Un portale, come lo avrebbero chiamato i poveri mortali. O quello che era...
- Come vuoi. Mi raccomando, il tuo passamontagna... - Indossò il suo e sparì verso il cancello dell'università.
Scavalcarlo non fu un problema. Si recò attraversando il vasto giardino verso il dipartimento di medicina. Due guardie erano lì che parlavano. Attese pazientemente che si allontanassero per continuare il loro giro e corse verso la porta. Estrasse la chiave dal mazzo e la aprì, richiudendosela oltre le sue spalle, e si recò verso la scalinata dove Foscari avrebbe dovuto aprire il portale. Lo trovò già lì, lo squarcio dimensionale che pulsava.
- Alla buon ora... - sorrise Foscari.
- Silenzio ed andiamo - rispose Montgomery, un po' scocciato.

Cominciarono a salire lentamente le scale verso gli studi dei professori immersi nel silenzio del dipartimento deserto. Ad un tratto si sentì aprire la porta d'ingresso. I due si fermarono e cercarono un posto in cui acquattarsi. Montgomery si accovacciò nell'angolo, mentre Foscari si inguattò tra una macchinetta per il caffè ed una colonna, con espressione tra lo spaventato e lo stoccafisso. La guardia stava dando una rapida occhiata all'interno, Montgomery vedeva il circolo di luce emanato dalla torcia elettrica che indugiava su ogni centimetro del pavimento variopinto. La luce stava per toccare i piedi di Foscari, Montgomery estrasse la pistola con il silenziatore e si preparò a mirare. La guardia fermò la torcia a dieci centimetri dalla punta delle scarpe nere di Foscari. Si voltò alzando le spalle e uscì fuori da dove era venuta. Foscari tirò un sospiro di sollievo, Montgomery nascose la sua pistola. Fece segno a Foscari di raggiungerlo e si recarono verso lo studio. La porta era chiusa, se lo erano aspettati. Quello che non si aspettavano era trovare la chiave della stanza tra il mazzo che aveva preso ad Ics. Montgomery aprì rapidamente la porta ed entrarono, poi la richiuse dietro di sè.

Lo studio era in disordine, il tipico caos ordinato che caratterizzava gli scienzati, i giuristi ed i medici.
- Sarà una lunga ricerca - sospirò Foscari. Montgomery si era già avvicinato ad un archivio e stava per spulciarlo.
- Tu che sei un hacker patentato, occupati del computer - Montgomery indicò il terminale nell'angolo. Foscari gli si avvicinò e cominciò a cercare la password di accesso.

- Che razza di password... Cthulhuftagn... sembrano lettere messe a caso. - disse Foscari.
Montgomery non potè fare a meno di rabbrividire. Visioni aliene si accavallavano nella sua mente, ma riuscì a reprimerle e continuò a cercare.
- Ci siamo... una lista di tutti i volontari per gli esperimenti - Montgomery sollevò il fascicolo. - Hai avuto l'accesso ai dati?
- Ci sono riuscito proprio ora - sorrise Foscari. Si accigliò subito. - Abbiamo un problema... sono 500 giga di roba da spulciare... mi converrebbe fare un backup... avrei dovuto portare l'hard disk portatile... invece mi toccherà esaminare il disco cluster per cluster...
- Quanto ci vorrà? Non abbiamo tutta la notte. - Controllò l'orologio... le 3 e mezza.
- Temo molto, 500 giga sono tanti... almeno 4 o 5 ore.
- Non abbiamo tutto questo tempo, trova qualche altro metodo... tu dovevi occuparti della parte informatica, quindi vedi di sbrigarti - si irritò Montgomery.
Foscari prese il cellulare. Compose un numero.
- E ora che fai??! - si stupì Montgomery.
- Lascia fare, conosco qualcuno che potrebbe darci una mano.
Montgomery alzò le spalle, sospirò e continuò la sua ricerca.

- Ho trovato la lista degli studenti che si sono offerti come volontari. E qui c'è anche la struttura molecolare della droga. - disse soddisfatto Montgomery. Guardò l'ora. - Sono le 5 e 20... tra poco il posto si riempirà. A che punto sei?
- Quasi finito...
Alle 6 e 20, trionfante, Foscari si alzò dalla scrivania. Scollegò i cavi, ripose il suo computer e fu pronto a togliere le tende. - Si è fatto tardi, penso che i primi bidelli siano già in zona. Dobbiamo cercare un posto nascosto in cui nessuno possa vederci. - pensò un attimo. - Il bagno, se non sbaglio è qui vicino.
- Va bene, sbrighiamoci.

Cautamente entrarono nel bagno senza problemi e si nascosero in due gabinetti separati. Foscari cercò di riaprire il portale, con scarsi risultati, per almeno 20 minuti. Montgomery stava già dormendo quando un'inserviente entrò nel bagno. Il rumore dei suoi passi lo svegliò e gli fece prendere coscienza di quello che stava accadendo. Mentre la donna canticchiava qualche vecchia canzone popolare austriaca, Montgomery pensò al da farsi. E decise. Uscì dal bagno.
- Buongiorno - salutò allegramente, e si diresse verso un lavandino per lavarsi le mani.
La vecchia lo guardò esterefatto. - Lei! Che ci fa qui?!
- Sono uno studente, che diamine...
- A quest'ora gli studenti non hanno accesso alla facoltà...
- Ah... be', ecco... vede... ieri il Signor Ics ha dimenticato le chiavi della facoltànella mia macchina ed ero arrivato un po' prima per restituirgliele... Sa... non volevo che si sapesse in giro, povero Signor Ics.
- Ma le sembra il modo di fare?! - Rispose seccata la bidella - Vada a riportargli le chiavi, comunque - e sospirò.
Montgomery pensò a Foscari, ancora nel gabinetto, e cercò di escogitare un modo per allontanare la vecchiarda. - Ehm, vede, non so dove trovarlo e se magari lei potesse darmi qualche indicazione ne sarei... - La frase restò a metà, interrotta da un tonfo proveniente dal bagno dove si era nascosto Foscari.
- Ma che...?! - Si stupì la vecchia. - Cos'è stato?
- Magari un topo? - Provò Montgomery. La vecchia stava già aprendo la porta del gabinetto. Trovò Foscari aggrappato alla parete che cercava di issarsi oltre essa per introdursi nel gabinetto limitrofo. Naturalmente indossava ancora il passamontagna.
La vecchia emise un urlo, Montgomery si affrettò a chiudere dall'interno la porta del bagno.
- Signora, non è come sembra... - Cominciò Foscari.
- Al ladro!! Al ladro! - continuò a gridare la vecchia. Montgomery si pose davanti ad essa e cercò di tranquillizzarla.
- Signora, vede, stia calma, è tutto a posto...
- E cosa ci fa un uomo con il passamontagna nascosto nel bagno??!!!
- Ehm, vede... insomma... - Montgomery chiuse per un attimo gli occhi, esasperato e sospirò - vede... lui è il mio ragazzo. - disse l'ultima frase tutta d'un fiato. La vecchia lo guardò con occhi sgranati. Poi disse - Perché indossa il passamontagna?!
Montgomery sospirò di nuovo. - Ci eccita.
La vecchia li guardò inorriditi, immobile. I due pieni di vergogna uscirono dal bagno e ritornarono nel corridoio.

- Ics, hai dimenticato le chiavi in macchina mia. - Montgomery gli lanciò il mazzo di chiavi. Foscari, che era al suo fianco, seguì la parabola che la traiettoria descrisse fino a cadere in mano al bidello.
- Ah ecco dov'era... Ma io non le avevo portate con me... - Si stupì Ics.
- Bho, io le ho trovate in macchina.
- Be', grazie Monty...
In quell'istante la vecchia bidella incontrata nei bagni passò vicino loro, guardandoli obliqua. Montgomery e Foscari ricambiarono lo sguardo astioso, quello di Ics era solo interrogativo.
- Pervertiti! - Gridò la vecchia, e scappò via. Montgomery e Foscari sospirarono, all'unisono.

9 commenti:

Vix Chinaski ha detto...

Domanda: quanto c'è di autobiografico in tutto ciò?
Perchè vorrei sapere fino a che punto preoccuparmi. :P

Grifoncuoco ha detto...

Divertente divertente licenze poetiche incluse....


Due sole cose...a parte che "inguattarsi" in italiano non esiste...ma sopratutto..."AQQUATTARSI"?..."AQQUATTARSI"?...
insomma...l'unica parola con due QQ in italiano è SOQQUADRO...
ASINO! http://www.demauroparavia.it/1621
Forse volevi scrivere ACQUATTARSI... :D :D :D

A presto....

Sephiroth ha detto...

@vix: niente di troppo autobiografico... si tratta di uno dei giochi di ruolo che tanto ami :D

@grifonquoco: uh... sai che avevo questo dubbio??! Va be', sono un buzzurro zoticone, lo si sapeva...

Anonimo ha detto...

Non avevo dubbi che grifoncuoco avesse il link del de mauro.
Non avevo dubbi che Vix amasse i giochi di ruolo... XD
Non avevo dubbi...
p.s.
Chiamo il call center IBM:
Operatrice: "Come posso aiutarla?"
Io: "Stasera faccio la spigola o il pesce spada?"
O.o

Anonimo ha detto...

BUKKIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIi

no scherzo, ti voglio bene dai...

Grifoncuoco ha detto...

@capitan_aima: Il link del De Mauro ce l'hanno in automatico tutti quelli che usano fire fox...e comunque non è che se gli spaghetti diventano pesce spada e le penne spigola la battuta non è riciclata... :D

Vix Chinaski ha detto...

Niente contro i giochi di ruolo, purchè non condizionino l'esistenza dell'individuo... U_U

Sephiroth ha detto...

Sono d'accordo... ma a volte riunirsi con gli amici per una sessione di puro sclero aiuta... evadere dalla realtà ha i suoi pregi! Certo, non vivere più per giocare di ruolo non ha senso, ma a volte fare parte di una storia, anche da quattro soldi, ed impersonare qualcun altro è molto divertente/soddisfacente/catartico... Poi sono dell'idea che tutti dovrebbero provare almeno una volta ogni cosa... che faccio, mi metto ad organizzare una campagna in cui anche tu possa far parte?:D

Vix Chinaski ha detto...

XD se può farti piacere si... magari un'ambientazione stile monumento potrebbe aiutare U_U tivibi