mercoledì 31 ottobre 2007

Salpando per Lucca

Domani è il grande giorno... 5 giorni di felice vacanza, a snerdiare per la ridente città di Lucca... *.*
10 giovani baldi eroi partiranno all'insegna della devastazione e dell'autolesionismo per la fiera campionaria del NERD!! Ecco gli intrepidi:

Bender: ossia me medesimo, che non riesce a non smettere di sorridere al pensiero! METALLO!
Matteo: chiamato anche Valack, l'uomo la cui arguzia è superata solo dalla sua petulanza...
Emanuele: Pillow, Dark Skies, il più grande solatore vivente sulla ridente terra di Dio. E sono stato buono...
Antonio: che come me subirà la vendetta dell'aikidoka...
Donato: che con il suo carico di cinismo (alcuni lo definiscono caustico) e le sue due lauree sarà il polo di saggezza del viaggio...
Prisco: un uomo un perché... già, esatto... PERCHEEEEEEEE'??!!!
Giovanni: un guerriero del metallo!
Enrico: un altro guerriero del metallo!
Marcello: una delle poche persone che ha avuto il coraggio di truccarsi da Kiss! E, porca puttana, era identico a Paul Stanley!
Francesco: ultimo aggiunto, ma non meno importante (o forse sì?) che con la sua carica di simpatia ci farà divertire. O al massimo lo sacrificheremo a qualche Dio minore se si azzarda a cantare ancora "la vela stracciata"...

I grandi assenti della vacanza:
Valentina: che per amore (o era l'influenza?) ha deciso di restare a casa... che ragazza romantica...
Simone: la cui schiena e il cui medico gli hanno precluso la fiera...
Nyarlathothep: che aveva in programma la distruzione dell'universo conosciuto e ha dovudo disdire la prenotazione...

Be', che altro resta da dire? Ci vediamo lunedì, e ricordate sempre...
METALLO!

domenica 28 ottobre 2007

Siamo in tanti a fare aikido...

- Noooooooooo, Bender, togli Iris!!
Le prime note della canzone già echeggiavano nell'abitacolo, quando i ragazzi emisero la sentenza.
- Non ci penso proprio - rispose Bender - devo deprimermi almeno tre volte al giorno altrimenti non sono contento.
Con un rapido movimento nascose la PSP ai suoi poco disposti alla depressione compagni.
- Ehi, ma quello è un cartello del corso di aikido! - constatò Exa.
- Wa serio... e allora? - rispose Bender.
- Siamo in tanti a farlo e non c'è posto per tutti... - valutò Exa.
- Ah e allora, qual è il problema? - Bender accostò. Si allontanò dal veicolo verso il palo a cui era appeso il cartello. Si arrampicò senza troppi problemi e constatò... - E' fissato con delle fascette di plastica... passami delle chiavi, provo a tagliarle...
- Ehm, Bender, ci stanno lasciando a piedi - notò Exa, sceso con Bender per rendere più ragionevole il suo corso di arti marziali.
La Punto, vecchia, scassata e con dentro gli altri si mosse velocemente in retromarcia, per poi rimettersi in carreggiata e andare.
- Al diavolo - pensò Bender - li riprenderemo, adesso abbiamo qualcosa di più importante da fare, per il bene dell'aikido! - E cominciò a segare le fascette.
- E' pieno di macchine - Obiettò Exa, notando tutti i veicoli che transitavano nella strada.
- Andrò fino in fondo! - le fascette non cedettero. - Al diavolo, spacchiamo tutto! METALLO!
Alzò nel cielo notturno la sua mano, il gesto che da sempre ha contraddistinto una generazione di liberi pensatori. Indice e mignolo alzati lungo una linea verticale, il pollice posto orizzontalmente. Metallo.
Il cartellone cominciò a cedere. Prima una piccola parte, poi pezzi sempre più grossi. Si staccò del tutto quando Bender se lo trascinò giù per il palo, urlando...
- Metallo!
- Metallo - rispose Exa.
I due se la diedero a gambe, calciando il cartellone ormai inutile del corso di aikido.
- Andiamo a riprenderci ciò che è nostro - propose Exa, e fece rotta di corsa, nonostante la ferita alla gamba lo rallentasse, verso la traiettoria della Punto, imbottigliata nel traffico del Caffè di Notte, in cui gli ignari usurpatori si erano infibulati.
- Metallo - rispose Bender, incazzato come una colomba a Pasqua.
- Metallo!

sabato 27 ottobre 2007

Venerdì sera

Al cinema a vedere Ratatuille. Bellissimo film, grafica stupenda, storia divertente, sullo stile pixar, che dopo 'Gli Incredibili' ritorna a far furore. Va bene, il finale sarà anche scontato, ma riesce ad emozionare... ok, forse sono rimasto bambino dentro, ma mi è piaciuto parecchio...
Sarà l'attesa? Erano quasi due anni che avrei voluto vederlo, e l'aspettativa c'era... nonostante tutto mi ha colpito piacevolmente... sarà per quello che vuole comunicare? Siate sempre voi stessi, e non cedete mai.
Con affetto,
il vostro amorevole Seph
che per la serata non vuole essere altro che Fra
aspettando qualcuno che non risponderà mai
non sapendo se è per scelta o perché non c'è...

venerdì 26 ottobre 2007

Canzoni notturne

La notte è il miglior momento per ascoltare la musica. Tu, la tua stanza, le tue cuffie, nessuno che scoccia, l'oscurità che ti fa concentrare solo sulle note...
A volte capita che un pezzo ti faccia riflettere, ti emozioni, ti deprima... altre volte accade che una canzone esprima semplicemente quello che tu senti, che lo renda più poetico.
Questa canzone la dedico ad una persona, che, be', mi fa sentire esattamente così...

I miss you
degli Incubus

To see you when I wake up
is a gift I didn't think could be real.
To know that you feel the same as I do
is a three-fold, utopian dream.
You do something to me that I can't explain.
So would I be out of line if I said,
I miss you.
I see your picture, I smell your skin on the empty pillow next to mine.
You have only been gone ten days, but already I'm wasting away.
I know I'll see you again
whether far or soon.
But I need you to know that I care
and I miss you.

Visto che l'inglese non è arte di tutti, eccola tradotta (come al solito da me medesimo, quindi se avete qualche critica da muovermi, me ne sbatto altamente)

Vederti quando mi sveglio
è un dono che non pensavo fosse vero.
Sapere che ti senti allo stesso modo
è un tre volte, utopico sogno.
Mi fai qualcosa che non riesco a spiegare.
Quindi sarei esagerato se dicessi,
mi manchi.
Vedo la tua fotografia, sento il profumo della tua pelle sul cuscino vuoto accanto al mio.
Sono solo dieci giorni che tu sei andata via, ma mi sto già consumando.
So che ti vedrò ancora
presto o tardi.
Ma ho bisogno che tu sappia che ci tengo
e che mi manchi.

lunedì 22 ottobre 2007

Same shit...

...different day.
La solita routine... be', prima era una nuova routine, che dopo aver carburato è diventata solita...
lavoro, università, studio, giochi di ruolo, videogiochi, rapporti sociali (il 90% dei quali ammette birra), sbronze nei locali (per compensare il 10% di rapporti sociali astemi)...
Insomma, le solite cose. Non mi faccio una dormita seria da un milione di anni...
Be', in questi giorni una novità c'è stata... una piacevole ventata di novità... anzi, una bora di novità... fa nu cazz e'fridd...

mercoledì 17 ottobre 2007

Un ringraziamento...

Un ringraziamento a Exa che mi ha permesso di svagarmi con la sua chitarra...
Un ringraziamento a Prisco che, nonostante il lavoro, mi ha sopportato stasera.
Un ringraziamento ai monaci che ogni anno imbottigliano la Paulaner per noi.
Un ringraziamento alla Eku 28. Perché esiste.
Un ringraziamento ai sigari formato extra small economici (hanno un buon odore).
Un ringraziamento alla mia macchina, che in questi anni ho imparato a conoscere (e devastare).
Un ringraziamento a te che stai leggendo.
Un ringraziamento a questo mondo, che va alla rovina.
Un ringraziamento all'ultimo numero di 20th Century Boy, che leggerò tra poco.
Un ringraziamento a me stesso, perché se non ci fossi sarei morto.
Un ringraziamento alla logica spicciola.
Un ringraziamento alla PSP che ha la funzione di lettore MP3.
Un ringraziamento ai lavori che cominciano dopo le 15.
Un ringraziamento al mio letto, che mi ha sopportato quasi ogni notte, per 21'anni.
Un ringraziamento a chi ho amato, odiato, o mi è stato totalmente indifferente.
Un ringraziamento a Dio, scalzo e in una valle di chiodi, ma sempre ringraziato.
Un ringraziamento a Final Fantasy 7, che mi ha suscitato emozioni più reali della realtà.
Un ringraziamento al Rock.
Un ringraziamento ai finali scontati.

domenica 14 ottobre 2007

La strenua lotta per la sopravvivenza

- Siamo messi male, Colonnello.
Il colonnello prese il binocolo e si mise ad osservare. La sua valutazione fu categorica.
- Sì...
C'erano carri armati dappertutto. Gli indonesiani avevano invaso il confine, ed erano arrivati in massa. Non si poteva dire che i difensori fossero impreparati a questa evenienza, tutt'altro. Non era la prima volta che accadevano attacchi al confine, ma si trattava di scaramucce, niente di serio. Stavolta invece la situazione era diversa. Le armate avversarie quasi non si potevano contare. Mentre le loro forze erano poche ed indebolite dai continui attacchi su diversi fronti.
- Caporale - decise infine il colonnello - comunichi allo squadrone Bravo di mantenere la posizione. E' di vitale importanza che non riescano ad entrare.
- Sissignore!
Sarà anche di vitale importanza, ma a meno di un miracolo siamo tutti spacciati, pensava il colonnello. Siamo solo in due, e loro sono innumerevoli. Non ci resta che resistere, i rinforzi sono ormai prossimi... si tratta solo di sopravvivere un'altra giornata. Tanti sono morti, li ho visti cadere uno ad uno sul fronte. Noi siamo sopravvissuti finora, dobbiamo farlo ancora una volta. Dannazione, se ce la faremo giuro che me ne andrò in pensione.
- Signore, ci attaccano!!
Tre carri armati avversari si avvicinarono alla postazione. La verniciatura blu notte era un sinistro presagio nella luce del crepuscolo.
- Dannazione!! Resistete!!
I tre carri circondarono i due ed aprirono il fuoco. I colpi erano fiacchi, qualcuno dall'altra parte aveva sbagliato qualche calcolo... era il momento!
- Fuoco!!
I due carri spararono all'unisono. I colpi presero in pieno due carri avversari, che esplosero in una fragorosa esplosione. Il rimanente, vista la mala parata, si apprestò a tornare indietro.
- Ottimo lavoro ragazzi. Ma questo è solo l'inizio.
La vernice verde dei due carri riluceva al tramonto. Forse c'era ancora speranza. Forse... ma ecco avvicinarsi altri tre carri. Il colonnello emise una bestemmia.
- Ci riattaccano di già... dobbiamo anticiparli. Fuoco di sbarramento!!
Il carro sparò un colpo. Il proiettile cadde esattamente dove poco tempo prima c'era il nemico. Il carro blu aveva scartato di lato per evitare il colpo. Ma faceva tutto parte del piano. Il carro Bravo fece fuoco, era troppo tardi perché l'avversario potesse allontanarsi. Una fragorosa esplosione individuò il bersaglio colpito. Gli altri due carri ormai erano a distanza di tiro e si apprestavano a sparare. Ma gli uomini avevano già caricato il proiettile.
- Fuoco!
Un altro carro saltò in aria senza riuscire a sparare. L'ultimo carro rimasto sparò il colpo, ma colpì una collinetta a pochi metri dai due cingolati verdi. Si ritirò.
- Anche questa è fatta... Speriamo che il prossimo attacco finisca allo stesso modo.
La notte era ormai calata, quando un urlo riecheggiò nell'aria.
- Colonnello, ci stanno attaccando!! Sono vicinissimi!
Altri tre carri si stavano avvicinando. La notte li rendeva quasi invisibili, il colore blu che si mimetizzava perfettamente nella poca luce lunare. Uno dei carri sparò un colpo, che prese in pieno l'armata verde.
- Maledetti! Hanno distrutto la squadra Bravo! Figli di puttana!! Soldati, fate fuoco!!
In tutta risposta, un colpo distrusse uno dei carri attaccanti. Gli altri due si ritirarono. Dannazione, siamo rimasti soli, pensava il colonnello. Sono anni che siamo sul confine siamese, e non ho mai visto tanti nemici...
Il giorno dopo portò un'alba bianca e buone notizie.
- Colonnello, siamo riusciti a fare una stima dei cingolati avversari. Sono rimasti 5 carri armati.
- Bene, ragazzo... vai pure.
5 carri armati. Significava che ne avevano distrutto la metà della quantità iniziale. Ma erano pur sempre 5 contro 1. Ed avevano intenzione di vendere cara la pelle.
Altri tre carri attaccarono verso mezzogiorno. Con una rapida manovra, il carro schivò un proiettile potenzialmente letale, riportando lievi danni, e infliggendo un'ulteriore perdita al nemico. Ne rimanevano 4. L'attacco fu continuo. Altri tre carri arrivarono. Un proiettile prese in pieno il carro verde, che resistette, mentre la granata lanciata da questo segnò un'altra tacca.
- Colonnello, abbiamo ingenti danni al rotore! Ci vorrà un po' per ripararlo.
- Cominciate le riparazioni immediatamente!
Ancora un po', solo un altro po'... ce l'abbiamo quasi fatta...
Stavolta i carri attaccanti furono solo due. I due colpi caddero a poca distanza dal carro verde, che rispose. Il proiettile finì a pochi metri da uno dei due carri.
- Dannazione - imprecò il colonnello - siamo spacciati!
I due carri fecero fuoco all'unisono. Quando si è arrivati alla fine, sembra che questa arrivi come a rallentatore, a mostrare ogni suo singolo istante. I proiettili scendevano, il colonnello era sulla scaletta sopra il portello di uscita. Vide uno dei due colpi prendere in pieno il mezzo, di poco sotto il cannone. Vide il colpo esplodere, vide le fiamme che si sprigionavano. Vide l'acciaio piegarsi, vide il cannone accartocciarsi, poi le fiamme lo inglobarono.
- E' la fine. Il Siam è caduto.

- E' finita, Bender.
Exa si alzò dal tavolo. Mostrò la sua carta obiettivo: "Devi distruggere le armate verdi."
- Dannazione - risposi - un altro po' e ce l'avrei fatta... avevo anche 10 armate da mettere col tris di territori. Sigh.

venerdì 12 ottobre 2007

uhm...

- Vuoi arrampicarti eh? Tira un dado.
- 1...
- Bene. Fissi la parete con sguardo di sfida, tocchi uno dei mattoni per verificarne la compattezza... pietra viva, un po' friabile, ma basta fare attenzione. Ti senti pronto, con un colpo di reni ti dai uno slancio, mentre solo allora noti un simpatico chiodo arruginito sporgente da un mattone che ti trapassa da parte a parte il palmo della mano. Un dolore lancinante ti attraversa il corpo, mentre nella tua mente prendono forma bestemmie che mai avresti avuto il coraggio nemmeno di immaginare. Fammi un tiro salvezza sulla Tempra...
- 6... sommato al 3 che ho, fa 9.
- Bene. Hai preso il tetano.

sabato 6 ottobre 2007

Smuffo

Ok, il titolo è tratto da un simpatico deumidificatore che trovammo per caso in una piccola pensioncina a Lucca (chiamare Smuffo un deumidificatore... peggio che Pinguino...)...
In sostanza è da molto che non scrivo, ed è il caso di aggiornare... come farlo meglio che con una canzone?

Bad Religion - Infected

Now here I go,
Hope I dont break down,
I wont take anything, I dont need anything,
Dont want to exist, I cant persist,
Please stop before I do it again,
Just talk about nothing, lets talk about nothing,
Lets talk about no one, please talk about no one, someone, anyone

You and me have a disease,
You affect me, you infect me,
Im afflicted, youre addicted,
You and me, you and me

Im on the edge,
Get against the wall,
Im so distracted,
I love to strike you,
Heres my confession,
You learned your lesson,
Stop me before I do it again

Youre clear - as a heavy lead curtain want to drill you - like an ocean,
We can work it out, Ive been running out, now Im running out

Dont be mad about it baby,
You and me, you and me,
I want to tie you, crucify you,
Kneel before you, revile your body,
You and me, were made in heaven,
I want to take you, I want to break you,
Supplicate you, are incurable,
I want to bathe you in holy water I want to kill you,
Upon the alter, you and me, you and me

Per i meno anglofoni, o persone che alla domanda "How do you do?" rispondono "Oh, frà, ma m staj pijann p' ccul?" ecco la traduzione, liberamente riadattata da me (e poi dite che non vi voglio bene...)

Ora vengo qui,
Sperando di non crollare
Non prenderò nulla, non ho bisogno di nulla,
Non voglio esistere, non posso persistere
Ti prego, fermami prima che possa farlo ancora
Solo parlare di niente, parliamo di niente,
Parliamo di nessuno, perfavore parliamo di nessuno, qualcuno, uno qualsiasi

Tu ed io abbiamo una malattia,
tu mi colpisci, tu mi infetti,
Sono afflitto, tu sei una droga,
Tu ed io, tu ed io

Sono sul baratro,
Contro il muro,
Così distratto,
Mi piace colpirti,
Questa è la mia confessione,
Hai imparato la tua lezione
Fermami prima che lo faccia ancora,

Youre clear Sei pura - vorrei scavarti come una tenda di piombo - come l'oceano
Ci possiamo lavorare, sto per finirla, la finirò ora

Non prendertela con me, piccola
Tu ed io, tu ed io
Vorrei bendarti, crocifiggerti,
Inginocchiarmi davanti a te, oltraggiare il tuo corpo,
Tu ed io, siamo stati fatti in paradiso,
Vorrei prenderti, vorrei romperti,
Supplicarti, è incurabile,
Vorrei bagnarti nell'acqua santa, vorrei ucciderti,
Sull'altare, tu ed io, tu ed io.

Interessante soprattutto l'ultima strofa, adoro la blasfemia intrinseca della cosa.
Che canzone tenera...
Detto questo e promettendo un aggiornamento più metodico al blog, vi saluto...
Il vostro Seph, per il momento Ichigo.

NB: Ichigo è il protagonista di Bleach!, che sto attualmente leggendo tra un capitolo e l'altro del Pendolo di Focault. Tra i tanti significati del nome (giapponese, naturalmente), spiccano quello di fragola (:|) e di 1 5 (ichi vuol dire 1, go significa 5). Con i kanji (ideogrammi) con cui è scritto ha un significato differente: ichi è una persona in particolare (mantenendo il suo significato di uno), mentre go è inteso come proteggere, difendere. Ossia colui che è devoto a proteggere qualcuno. Ora, il problema è trovare quel qualcuno... mi ci metterò d'impegno. Parentesi etimologica chiusa, crollo nelle braccia di Morfeo...