domenica 14 ottobre 2007

La strenua lotta per la sopravvivenza

- Siamo messi male, Colonnello.
Il colonnello prese il binocolo e si mise ad osservare. La sua valutazione fu categorica.
- Sì...
C'erano carri armati dappertutto. Gli indonesiani avevano invaso il confine, ed erano arrivati in massa. Non si poteva dire che i difensori fossero impreparati a questa evenienza, tutt'altro. Non era la prima volta che accadevano attacchi al confine, ma si trattava di scaramucce, niente di serio. Stavolta invece la situazione era diversa. Le armate avversarie quasi non si potevano contare. Mentre le loro forze erano poche ed indebolite dai continui attacchi su diversi fronti.
- Caporale - decise infine il colonnello - comunichi allo squadrone Bravo di mantenere la posizione. E' di vitale importanza che non riescano ad entrare.
- Sissignore!
Sarà anche di vitale importanza, ma a meno di un miracolo siamo tutti spacciati, pensava il colonnello. Siamo solo in due, e loro sono innumerevoli. Non ci resta che resistere, i rinforzi sono ormai prossimi... si tratta solo di sopravvivere un'altra giornata. Tanti sono morti, li ho visti cadere uno ad uno sul fronte. Noi siamo sopravvissuti finora, dobbiamo farlo ancora una volta. Dannazione, se ce la faremo giuro che me ne andrò in pensione.
- Signore, ci attaccano!!
Tre carri armati avversari si avvicinarono alla postazione. La verniciatura blu notte era un sinistro presagio nella luce del crepuscolo.
- Dannazione!! Resistete!!
I tre carri circondarono i due ed aprirono il fuoco. I colpi erano fiacchi, qualcuno dall'altra parte aveva sbagliato qualche calcolo... era il momento!
- Fuoco!!
I due carri spararono all'unisono. I colpi presero in pieno due carri avversari, che esplosero in una fragorosa esplosione. Il rimanente, vista la mala parata, si apprestò a tornare indietro.
- Ottimo lavoro ragazzi. Ma questo è solo l'inizio.
La vernice verde dei due carri riluceva al tramonto. Forse c'era ancora speranza. Forse... ma ecco avvicinarsi altri tre carri. Il colonnello emise una bestemmia.
- Ci riattaccano di già... dobbiamo anticiparli. Fuoco di sbarramento!!
Il carro sparò un colpo. Il proiettile cadde esattamente dove poco tempo prima c'era il nemico. Il carro blu aveva scartato di lato per evitare il colpo. Ma faceva tutto parte del piano. Il carro Bravo fece fuoco, era troppo tardi perché l'avversario potesse allontanarsi. Una fragorosa esplosione individuò il bersaglio colpito. Gli altri due carri ormai erano a distanza di tiro e si apprestavano a sparare. Ma gli uomini avevano già caricato il proiettile.
- Fuoco!
Un altro carro saltò in aria senza riuscire a sparare. L'ultimo carro rimasto sparò il colpo, ma colpì una collinetta a pochi metri dai due cingolati verdi. Si ritirò.
- Anche questa è fatta... Speriamo che il prossimo attacco finisca allo stesso modo.
La notte era ormai calata, quando un urlo riecheggiò nell'aria.
- Colonnello, ci stanno attaccando!! Sono vicinissimi!
Altri tre carri si stavano avvicinando. La notte li rendeva quasi invisibili, il colore blu che si mimetizzava perfettamente nella poca luce lunare. Uno dei carri sparò un colpo, che prese in pieno l'armata verde.
- Maledetti! Hanno distrutto la squadra Bravo! Figli di puttana!! Soldati, fate fuoco!!
In tutta risposta, un colpo distrusse uno dei carri attaccanti. Gli altri due si ritirarono. Dannazione, siamo rimasti soli, pensava il colonnello. Sono anni che siamo sul confine siamese, e non ho mai visto tanti nemici...
Il giorno dopo portò un'alba bianca e buone notizie.
- Colonnello, siamo riusciti a fare una stima dei cingolati avversari. Sono rimasti 5 carri armati.
- Bene, ragazzo... vai pure.
5 carri armati. Significava che ne avevano distrutto la metà della quantità iniziale. Ma erano pur sempre 5 contro 1. Ed avevano intenzione di vendere cara la pelle.
Altri tre carri attaccarono verso mezzogiorno. Con una rapida manovra, il carro schivò un proiettile potenzialmente letale, riportando lievi danni, e infliggendo un'ulteriore perdita al nemico. Ne rimanevano 4. L'attacco fu continuo. Altri tre carri arrivarono. Un proiettile prese in pieno il carro verde, che resistette, mentre la granata lanciata da questo segnò un'altra tacca.
- Colonnello, abbiamo ingenti danni al rotore! Ci vorrà un po' per ripararlo.
- Cominciate le riparazioni immediatamente!
Ancora un po', solo un altro po'... ce l'abbiamo quasi fatta...
Stavolta i carri attaccanti furono solo due. I due colpi caddero a poca distanza dal carro verde, che rispose. Il proiettile finì a pochi metri da uno dei due carri.
- Dannazione - imprecò il colonnello - siamo spacciati!
I due carri fecero fuoco all'unisono. Quando si è arrivati alla fine, sembra che questa arrivi come a rallentatore, a mostrare ogni suo singolo istante. I proiettili scendevano, il colonnello era sulla scaletta sopra il portello di uscita. Vide uno dei due colpi prendere in pieno il mezzo, di poco sotto il cannone. Vide il colpo esplodere, vide le fiamme che si sprigionavano. Vide l'acciaio piegarsi, vide il cannone accartocciarsi, poi le fiamme lo inglobarono.
- E' la fine. Il Siam è caduto.

- E' finita, Bender.
Exa si alzò dal tavolo. Mostrò la sua carta obiettivo: "Devi distruggere le armate verdi."
- Dannazione - risposi - un altro po' e ce l'avrei fatta... avevo anche 10 armate da mettere col tris di territori. Sigh.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Accanirsi contro Bender alle cinque del mattino dopo che aveva tirato una ventina di 6 di seguito è uno dei piaceri della vita!

Sephiroth ha detto...

dannato...
pensa al povero colonnello che ha visto i suoi uomini morire per la tua sadica belligeranza!!
Colonnello, resterai sempre nei nostri cuori!

Grifoncuoco ha detto...

eh si...il risiko è sempre il risiko

Vix Chinaski ha detto...

Sephi, hai bisogno di una vacanza...