sabato 22 settembre 2007

Max Payne, o V for Vendetta...

Il tipico vendicatore solitario. L'eroe? No, nient'affatto... c'è poco di eroismo in una vendetta... egoismo, quello si. Forse nient'altro. Ma quando ci vuole, ci vuole... Be', moralmente è sbagliato. Il rancore c'è sempre... se stessimo tutti a vendicarci, saremmo la metà, sulla ridente terra di Dio. Forse staremmo meglio. Ma saremmo la metà. A che serve la vendetta? Per regolare i conti per i torti subiti? No, non regola niente. Genera solo altri nemici. Magari nemici che uno reputa tali, ma che loro non si reputano così nei tuoi confronti... e che dopo questo diventeranno i Nemici, quelli con la N maiuscola... Diciamolo, non si può essere nemici unilateralmente... bisogna che due persone si odino, nemmeno, si reputino nemici l'un l'altro per esserlo. Non basta che uno solo lo pensi. Non è giusto. E' come pugnalare alle spalle qualcuno. Subdolo? Si, decisamente. Ma è da perdenti prendersela con uno che non può, o non sa di dovere, difendersi. Ma sto divagando. La vendetta diventa moralmente accettata quando è necessario che ci sia. Quando qualcuno si dichiara nostro nemico mentre noi non ce lo aspettiamo. O non lo sappiamo. Esempio: se ammazzassero la vostra famiglia, l'unico punto di stabilità del vostro universo, ciò che più amate a questo mondo... e poi scopriste che tutto quello che è stato fatto è dovuto a un caso, un crudele gioco inscenato da colui che muove i fili, l'eterno burattinaio, il Destino... allora la vendetta sarebbe giusta? Dareste tutto quello che avete per saldare il conto? Al punto tale da non poter più vivere senza vendetta? Diverreste una sorta di Edmon Dantès, o conte di Montecristo, pur di farla pagare a coloro che vi hanno condotto in una spirale di odio e rancore? No. La vendetta non è altro che un punto di inizio per altro odio. E quindi? Non si porge l'altra guancia... mai... chi vi ha fatto del male non merita il vostro bene. Non si scappa... ci si ritira strategicamente, ma le cose vanno affrontate. E le si devono affrontare. Non ossessivamente, ma in ogni occasione possibile... tutto va colto affinché possiate regolare i conti; la vendetta deve essere subdola, un grosso sotterfugio. Ma gli altri devono sapere che vi state vendicando. Che avete un conto in sospeso con loro. Altrimenti sarebbe come presentarsi, voi pirati, a una nave mercantile esponendo bandiera bianca e depredandola dopo che loro si sono offerti di aiutarvi... No. Devono sapere a cosa vanno incontro. Devono sapere che li odiate con tutte le forze anche quando si decidono ad aiutarvi. Ed è allora che bisogna colpire. Una sorte che hanno cercato di loro spontanea volontà. E ne sono ben consapevoli. E voi dovete gioire, in quanto pirati che, con le loro intenzioni manifeste, sono riusciti a conquistare la nave senza dover abbordarla.
O altrimenti, attaccare con tutte le vostre forze. Senza scadere nell'ossessione, ma nella pragmatica preparazione. Non votatevi alla vendetta, vivetela. Il caro, vecchio V... Lui altri non è che un fantasma, un avatar, una manifestazione della Vendetta. Rinuncereste a quello che ha rinunciato lui, per vendicarvi? Come Dantès, lui vive della sua vendetta. Ma mentre il primo trova il motivo di continuare a vivere, lui muore nella sua rivalsa. E' vero, il primo è, nonostante il relativo anacronismo, inserito nell'ambiente in cui si muove. Il secondo altri non è che un fantasma, che nella vendetta trova nutrimento, riposo e determinazione, al termine della quale sarebbe impensabile per lui sopravvivere. Una sorta di corda scordata, che è lì per far capire a tutti che il concerto non può andare avanti. Ma viene accordata. O, in questo caso, strappata, per mostrare la corruzione del concerto. E cambiarlo. E tornare a suonare la melodia.
Ma il punto è: cos'è la vendetta, se non manifestazione di puro egoismo, di presa di posizione nei confronti del mondo? Perché distruggiamo le vite di tanti altri, solo per il gusto di volerne distruggere una?
Ma guarda te se sono cose da pensare all'una e venti del mattino....
In fede,
Seph

4 commenti:

Vix Chinaski ha detto...

Un tranquillante no eh?
Ihih..tvb :P

Grifoncuoco ha detto...

Nota preliminare...è Dantes...non Dantez

Domande preliminari
Prima domanda: Di chi ti dovresti vendicare?
Seconda domanda: Cosa ci guadagni?
Terza domanda: Ne vale la pena?


Non farne tanto una questione di morale...in primis valuta che in fondo continuare a rimestare lo stesso argomento non è che ti faccia fare grandi passi avanti verso il futuro...la vendetta è spesse volte dispendiosa, sia in termini di tempo che di denaro, sia inutile...per la serie due torti non fanno una ragione...anche se, per rimanere nelle frasi fatte, mal comune mezzo gaudio...però io mi soffermerei più sulle perdite personali. Ordire una vendetta può, paradossalmente, essere la continuazione ideale del torto arrecato da un terzo alla tua persona...per la serie non solo ti arreco il danno ma ti faccio pure perdere tempo ad organizzare una contropartita di pari misura...certo a meno che la vendetta non risulti anche divertente...bhe si in quel caso può essere giustificato perdere un pò di tempo. L'importante, credo, sia però evitare di farsi travolgere dal turbine della vendetta dimenticando nel frattempo di vivere il presente ed organizzare, almeno in linea vaga, il futuro...li diventa vera e propria patologia che non porta a nulla di buono. Certo la questione va analizzata anche sotto un altro aspetto: Il torto subito...è chiaro che se mi ammazzi la madre porgere l'altra guancia diventa un operazione poco battibile...ma mettersi a perdere tempo a cercare la madre dell'assassino può risultare una via molto tortuosa da intraprendere...risulta a quel punto più semplice trovare le prove per assicurare al furfante una bella cella con vista panoramica (certo mi dirai tu...meglio ammazzarlo...ma in fondo se ci pensi poi in prigione ci vai tu e quello non solo ha assassinato tua madre ma ti ha pure tolto la libertà...se ti prendono...ma anche se non ti prendono avrai sempre un bello scheletrone nell'armadio...e quello da li non si sposta, anzi, tende a venire fuori nei momenti meno opportuni)...ma parlare dei metodi è una divagazione...Se invece ti ha, ad esempio, "rubato" la ragazza (caso molto più terra terra che però implica che sono almeno in due ad arrecarti un presunto, perchè è presunto, torto) non so quanto sia praticamente utile operare un qualsivoglia tipo di vendeta...certo può arrecare una certa soddisfazione momentanea vedera di essere riuscito a far dividere pure loro due...ma poi ti fermi e dici..."e chest'è?"...ed è li che ti rendi conto di esserti inimicato inutilmente due persone che, se non altro, potevano esserti utili un domani (la questione, per tornare al popolo, "molti nemici molto onore" può convincere solo i fascisti...)...Per cui se proprio devi vendicati, ma non ti rovinare la salute per le stupidaggini...e cerca sempre di ridurle al minimo...sono scomode...piuttosto cerca di trasformare una presunta "sconfitta" in una presunta "vittoria"...la vendetta è sterile, la "vittoria" non lo è...batti il tuo avversario non il tuo nemico dove per avversario intendo colui che ti si oppone e per nemico intendo colui che ti odia e tu odi senza ormai esserci una ragione plausibile per tale acrore...

Chiaramente queste sono riflessioni buttate lì...senza nulla a pretendere e con un occhio all'orologio...devo correre a studiare tra breve...ma le ho scritte, penso con lo stesso spirito con cui tu hai scritto il post...Grifoncuoco e muoviti che sei noioso!!! Si me lo dico pure io ma ormai ho scitto il post e cancellarlo è un peccato...

...Tanto vale che continuo...i nemici...
"...Diciamolo, non si può essere nemici unilateralmente..." mi trovi pienamente d'accordo...non c'è niente di più ridicolo...ne abbiamo già parlato riguardo un certo "saggio" di nostra conoscenza che con noi si comporta come se il nostro unico scopo nella vita fosse quello di impiccarlo su di una quercia bella robusta (...e qui noti anche quanto può appartire ridicola la vendetta o l'odio immotivato...)...Cercare poi di motivare il proprio odio senza dichiararlo è ancora più stupido (ogni riferimento a fatti o cose, come capirai, è puramente casuale...). Sono poi d'accordo in pieno sul discorso che tu hai fatto sul dichiararsi nemici etc...Se uno dei due non lo sa... :)...insomma lo sai...

Detto questo e fatte queste riflessioni "all'acqua di rose..." chiedo venia a tutti per la noia arrecatavi anche se questo non potrete saperlo se non giungete a leggere fin qui :D

Un saluto a tutti...

Sephiroth ha detto...

Non devo vendicarmi di nessuno... avevo smesso di giocare a Max Payne quando ho cominciato a farmi trip mentali, che avrei potuto lasciare andare via così come sono arrivati... ma ho preferito metterli per iscritto (se si può dire di una sequenza di 1 e 0)...
Il pensiero è divagato, tanto da arrivare a paragonare quel gioco al Conte di Montecristo e a V for Vendetta... be', ok, magari è una forzatura, ma devo dire che mi sono sorti spontanei i collegamenti... e poi avevo anche sonno =_=

PS: Visto il Dantez, sostituito... il sonno gioca brutti scherzi...

Grifoncuoco ha detto...

Vebbe non era per fare il precisino...era solo a titolo informativo.
Avevo capito lo spirito...